5-6-7. LUGLIO
ROMA. GAZOMETRO

22

LUGLIO

GENERAZIONI: DALLA A ALLA Z
NICOLAS BALLARIO INCONTRA MARTELLI

GIARDINO | 22:00

 
Chi ha in pugno oggi il mondo della comunicazione? Probabilmente tutti e nessuno. Allora ecco un ciclo di conferenze dove mettere a confronto generazioni diversissime tra loro per capire chi davvero oggi influenza il mondo, dai giornali che non esistono più ai nuovi social che esistono troppo. Figure molto diverse tra loro cercheranno i punti di divisione e di contatto “animati” da Nicolas Ballario, per capire il fil rouge tra grandi comunicatori (dalla musica all’arte visiva, dal giornalismo all’architettura e molto altro) che sul palco arriveranno ad avere più di sessant’anni di differenza.


Martelli con il suo celebre brano “Bello bello” ha conquistato il pubblico italiano, ma di lui sappiamo ancora poco. 


Venerdi 22 Luglio, durante il suo talk con Nicolas Ballario, scopriremo meglio il suo progetto musicale, di cui è autore e cantante, e avremo modo di conoscere i suoi progetti per il futuro e i suoi punti di vista sul mondo della comunicazione.

 

MARTELLI
BELLO BELLO è il brano con cui MARTELLI si presenta al pubblico e alla giuria di ITALIA’S GOT TALENT, il grande show per tutta la famiglia prodotto da Fremantle per Sky, in prima tv assoluta ogni mercoledì su Sky Uno e in streaming su NOW (e martedì sera su TV8), ottenendo subito un ottimo riscontro da parte dei giudici. L’esibizione nei giorni successivi esplode sul web, oltre 2,5 milioni di view sul canale social del talent, primo in Top 50 Viral Italia su Spotify, nel weekend è entrato nella top 20 tendenze di Youtube.

 

MARTELLI, alter ego di Federico Martelli a metà tra il grande Lebowsky e un personaggio wessandersoniano in stile Tenenbaum, canta (e balla) con grande ironia le situazioni quotidiane. Proprio come la sua BELLO BELLO, dedicata ai datori di lavoro che screditano i propri dipendenti credendosi migliori di loro.


Stravagante e surreale, MARTELLI racconta senza filtri quel pensiero che ti attraversa in determinati momenti e che non puoi dire ad alta voce, è la versione liberatoria e sfacciata in un mondo dove spesso ci troviamo subordinati a qualcuno o qualcosa.


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